EXPO 2015 – Nutrire il pianeta, energia per la vita

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L’Expo 2015 di Milano è un’Esposizione Universale di natura non commerciale, organizzata dall’Italia in quanto vincitrice di una gara di candidatura e prevede la partecipazione di altre nazioni invitate tramite canali diplomatici dal Paese ospitante. La prima Expo è stata quella di Londra nel 1851 e il suo successo ha spinto altre nazioni ad organizzare iniziative similari, come l’Expo di Parigi del 1889 ricordata per la creazione della Torre Eiffel.

 

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Ogni Expo è dedicata a un tema di interesse universale. L’Expo si realizza in un sito appositamente attrezzato ed è un’occasione incontro e condivisione che promuove un’esperienza unica dei partecipanti e visitatori attraverso la conoscenza e sperimentazione innovativa del tema. Il ruolo di Expo più che esporre le maggiori novità tecnologiche è orientato all’interpretazione delle sfide collettive cui l’umanità è chiamata a rispondere. L’organismo internazionale che regola la frequenza, la qualità e lo svolgimento delle esposizioni è ilBureau International des Expositions (abbreviato in BIE) nato da una convenzione internazionale siglata a Parigi nel 1928. Attualmente aderiscono al BIE 157 Stati.

“In questa esposizione universale che è italiana, che ha un tema come quello dell’alimentazione così vicino ai temi della Chiesa, certamente la Santa Sede non poteva mancare. Abbiamo assegnato alla Santa Sede un lotto centrale, vicino ai padiglioni di Italia, Francia e Spagna. E già il tema scelto dalla Santa Sede “Non di solo pane” apre a tante riflessioni. Alla fine l’esposizione universale è sicuramente architettura e scenografie, ma fondamentalmente, anche per la bellezza di un tema come quello dell’alimentazione, tutti stanno veramente puntando, nella declinazione che è consona ad ogni Paese, allo sviluppo di questo tema”.
Con questo tema la Santa Sede intende non solo ricordare il dramma della piaga della fame, che nel mondo attanaglia oltre un miliardo di persone, ma anche altre cruciali dimensioni. Il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, il cardinale Gianfranco Ravasi, Commissario generale della Santa Sede per l’Expo di Milano 2015:
“Come Santa Sede vogliamo anche dare rilievo al tema della simbolicità del cibo. Per questo, quella citazione che è nel Deuteronomio e che è sulle labbra di Gesù: ‘Non di solo pane vive l’uomo’. Su una mensa – l’altare è pur sempre una mensa – ci sono il pane e il vino. Ci sono due simboli universali, costanti del cibo umano. E sono il segno, per il cristianesimo, della presenza continua di Cristo”.
La partecipazione della Santa Sede a Expo 2015 è anche arricchita dalla preziosa collaborazione della Caritas Internationalis e dell’arcidiocesi di Milano. Luciano Gualzetti, vicedirettore della Caritas Ambrosiana e vice-commissario per il padiglione della Santa Sede all’Expo:
“La diocesi intende partecipare innanzitutto collaborando, oltre alla realizzazione del padiglione e all’animazione, alla costruzione degli eventi che si faranno intorno al padiglione, lavorando perché la stessa città di Milano e tutto il territorio diocesano diventino un’eco dei temi dell’Expo. Tutto questo tema della rilettura simbolica del nutrire è un tema che giustamente attraversa la pastorale, ma allo stesso tempo c’è tutto il tema educativo. Vorremmo coinvolgere anche dei cuochi a lavorare su questo. Immaginiamo pure delle mense che possano, da questo punto di vista, aiutare a capire come il cibo educa, come diventa un fattore di socializzazione, di costruzione della propria interiorità”.